mercoledì 8 aprile 2009

CARLISLE CAPUT MUNDI

Come qualcheduno di voi saprà -essendo immagino giunti qui dal blog principale- sono reduce da un viaggio in Inghilterra, e più precisamente da Carlisle. Sarebbe lecito rispondere a quest'affermazione con un "e chi se ne frega", ma chi si volesse sottrarre a questa fascistissima espressione mi segua.
Ora: è risaputo che Carlisle non ha mai giocato un grande ruolo nella storia se non in quella degli scopini da cesso, molto utilizzati dacché in questa città venne fondata la McVitie's, patria dei biscottini integrali catalizzatori di peti a mitraglia e stronzi ad ombrello (quelli che inzaccherano ad alzo zero, per intenderci, roba da restauro della tazza). Io ci sono andato perchè lì vive ed insegna un mio ottimo amico, sicchè una visita era una buona scusa per tornare nel paese europeo che meno mi piace dopo l'Austria.
Ora, intendiamoci: Carlisle non è Parigi, però non è nemmeno la metà del cesso che pensavo potesse essere (e detta da un milanese la cosa assume sfumature estreme). Certo, l'edilizia è sempre a casetta del Lego appiccicata ad altra casetta del Lego senza un albero che sia uno nella via, però rispetto a, che so, via Palmanova o corso Vittorio Emanuele sembra davvero di essere nel mondo di Oz. Inoltre essa è grossa come una caccola, circa, per cui girarla non costa nulla ed avendo un castello che stimo essere del 1200 in fin dei conti non m'era parsa una cosa sballata. Tuttavia, ci sono un paio di punti che ciascuno farebbe bene a tenere a mente.
  • La birra. Pare incredibile, ma ubriacarsi in un pub di Carlisle è impossibile; questo perchè 'sti dementi non solo bevono le ignobili ale (birra a tasso alcolico zero completamente priva di anidride carbonica), ma per giunta le annacquano. Di default. Per cui l'unica è recarsi al Despar (che in GB si chiama Spar e basta) e comprare le lattine di Supertennent's, oppure recarsi al pub più pregio della città dove quantomeno ti danno una Hoegaarden come si deve. In compenso le birre costano pochissimo, grossomodo una media di due sterle.
  • Non è uso comune pisciare per strada la notte. Inoltre vi sono telecamere ovunque, per cui anche una semplice scapperata si può trasformare in una forca caudina di sbeffeggio da parte delle autorità.
  • Le droghe ci saranno anche ma non le ho cercate e perciò non saprei dirvi.
  • Il cibo in sè non è cattivo ma è oltremodo grasso e ipercalorico. Inevitabile una purificazione a vacanza terminata. Manco a dirlo, costa poco. Unica eccezione un fantastico self service cinese BUONISSIMO dove con 8£ puoi servirti quanto cazzo te pare.
  • Il suddetto si trova sul Botchergate, che è sostanzialmente la via dei pub. La palma di posto più triste se la giocano la pizzeria Milano e l'urfido locale Party Party (davvero, si chiama così), che infatti è un mortorio buono solo per buzzurri. E già che siamo in tema, devo dire che non solo i Carlislini soffrono di un pool genetico evidentemente delle dimensioni di una pozzanghera, ma per giunta sono mediamente zarri; girano, cioè, smanicati anche se fanno 5°. Avendo freddo. In compenso sembrano abbastanza simpatici.
  • Il superfluo non costa niente. Vuoi per via della recessione (che ha colpito duramente la città), vuoi perchè gli inglesi sono molto più adusi al concetto di "seconda mano", ma lì puoi trovare dischi, film o videogiochi a lire zero. Esempio: i DVD nuovi non costano generalmente più di 6£, ma moltissimi vengon via a 3 (ho comprato Jarhead, There Will be Blood e the Departed e solo il secondo è costato di più in quanto edizione deluxe). Non parliamo dei CD: l'edizione deluxe del primo dei Jurassic 5 a 11 sacchi, il primo dei Pharcyde a 2,50, gli ultimi due degli Interpol a 5... una manna. E non parliamo dei videogiochi! Nuovi di zecca -nel senso anche di novità- costano mediamente 34£, ma ovunque trovi le offerte tipo "2 x 20", "2 x 30" ecc. e questo ovviamente su titoli degni (ho preso, in un empito di ignoranza, Wanted, Kane & Lynch e il gioco di Bourne). Buoni anche i prezzi dei vestiti ma questi sono abbastanza bruttini. Segnalo un negozio di libri e dischi (specializzato in classica) dove si scende nei sotterranei -letteralmente- e si è avvolti dal profumo di carta vecchia e dove si trovano migliaia di vinili; io non sono un appassionato di classica e la cosa è morta lì, però per chi è interessato vale.
  • A Carlisle non c'è molto da vedere, però il vantaggio è che si trova a non più di un'ora e venti di treno da Edinburgo e Glasgow. Lo svantaggio è che i biglietti costano ca. 20 sterle a testa, e per giunta, essendo le ferrovie private, bisogna sapersi districare tra gli orari delle varie compagnie (la Virgin Trains e la Scotrail son quelle che ho utilizzato io e ci stanno abbastanza). Due cose: 1) se si compra il biglietto in giornata si paga di più e 2) gli inglesi in treno sono delle mmmerde, del tipo che mangiano schifezze fetenti senza requie e trangugiano birra come se fossero nel fottuto deserto del Gobi.
A parte questo, contando che per il volo si spendono più o meno 120-150€ e per i treni almeno una sessantina di yuri, vi suggerisco comunque di andare in campeggio in Umbria.

4 commenti:

  1. dai oh, io ci sono andato a trovare un amico a ferragosto e non è malaccio Carlisle. Lo zarrume è assurdo, il Party Party osceno(li vicino se non ricordo male c'è anche uno simil strip-club), però io ho visto sul botchergate una tipa pisciare per strada e salutarci tutta contenta e una rissa tra donne che cercavano di uccidersi con dei bicchieri di vetro rotti.però c'è di peggio al mondo. I McVities' sono stati la colpa di tutte le nostre visite al cesso quei giorni, ma erano una droga.Ah, W Tesco.

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  2. tesco is the shiziz.

    chi vuole gli regalo la mia tessera punti, chissa' a che cazzo di indirizzo arriveranno...

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  3. Il Botchergate è come la gabbia de féro di Mad Max, vedi il peggio dell'umanità
    Il Tesco, mah, 'nzomma secondo me è MEH. Alla fin fine ci trovo esattamente la roba che sta al Punto Sma dietro casa mia, solo che lì ci mettono pure le schifezze vere e pare che ci sia maggior selecta

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  4. "gli ultimi due degli Interpol a 5"

    things change. comunque sì sentiamoci e becchiamoci.

    cnsk

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